Grande entusiasmo da parte dei ragazzi della Savio.

Accompagnati dalle prof.sse Guglielmino, Nocera, Interlandi, Fontanabianca e Sparti hanno partecipato alle due opere in scena presso Il teatro Massimo Bellini di Catania: “La Lupa”, melodramma in un atto e due quadri tratto dalla novella di Giovanni Verga su libretto di Giuseppe Di Leva, e della prima mondiale de “Il berretto a sonagli”, ancora un atto unico tratto dalla commedia di Luigi Pirandello su libretto di Fabio Ceresa.

L’Opera “Il berretto a sonagli”, andata in scena in dittico con “La Lupa”, in prima mondiale, ha dimostrato sia che l’Opera è ancora un genere vivo e vegeto, sia che lo stile, l’ispirazione, le capacità del Tutino si siano evolute e trasformate per adattarsi al tema ben diverso da quello della prima sua creatura in ordine di esecuzione.

Le due opere in dittico sono accomunate dal leitmotiv della violenza contro le donne.

Come la Lupa era ella stessa una vittima di violenza e sfogava la propria rabbia dando via libera all’istinto, Beatrice Fiorica, la protagonista de “Il berretto a sonagli” del Tutino era vittima della costrizione e della violenza della recente mafia che si affacciava intorno agli anni ’30 del secolo scorso nelle zone siciliane e non solo.

Sul podio, con grande immedesimazione, il Maestro Fabrizio Maria Carminati che ha diretto entrambe le opere, dopo aver provato anche con l’autore (cosa preziosa e rarissima, oggi) l’orchestra assolutamente ferrata e preparata. Ottimo risultato sonoro, da parte dei professori del Bellini, mentre sulla scena si muovevano gli interpreti, guidati dall’eleganza registica di Davide Livermore.

Referente Prof.ssa Rosaria Guglielmino